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Il termine “poly” deriva dal greco e significa “molti”. Nella sessualità, una persona polisessuale è attratta da più generi, ma non necessariamente da tutti. La polisessualità si distingue per una gamma ampia di attrazioni, ma ogni individuo ha preferenze specifiche, che possono escludere alcuni generi.

È importante sottolineare che una persona polisessuale può provare attrazione verso più generi, ma questo non implica che sia attratta da tutti. La polisessualità non va confusa con il poliamore, che riguarda le relazioni romantiche con più partner. Spesso, c’è confusione tra questi due termini, ma sono concetti distinti: la polisessualità riguarda l’attrazione sessuale verso diversi generi, mentre il poliamore riguarda la dinamica relazionale.

Le persone che si identificano come polisessuali tendono a prestare meno attenzione alle differenze di genere nelle loro attrazioni. Tuttavia, ciò non significa che le attrazioni siano casuali o prive di specificità; ogni individuo ha i propri gusti e preferenze.

Storia della polisessualità

Il termine “polisessuale” è apparso per la prima volta negli anni ’20, ma ha acquisito maggiore riconoscimento solo negli ultimi anni, man mano che il concetto si è distinto dal poliamore. In passato, i due termini venivano spesso confusi, ma oggi la polisessualità è vista come una sessualità a sé stante, che non implica necessariamente relazioni non monogame.

Cosa significa essere polisessuale

Essere polisessuale implica avere un orientamento sessuale caratterizzato da una varietà di attrazioni, ma con una dimensione molto personale e unica. Ogni polisessuale definisce il proprio orientamento in modo diverso, riflettendo la propria esperienza individuale.

Come supportare una persona polisessuale

Per supportare un amico o una persona cara che si identifica come polisessuale, è utile iniziare con una buona comprensione del termine. Informarsi sull’identità polisessuale può favorire una comunicazione più empatica e ridurre la necessità di chiedere spiegazioni alla persona stessa. Seguire educatori e attivisti sui social media può aiutare a comprendere meglio le questioni legate all’identità di genere e alla sessualità.

Il dialogo aperto e rispettoso è essenziale. Poiché la polisessualità varia da persona a persona, è importante chiedere alla persona cosa significa per lei essere polisessuale e cosa si aspetta dal proprio rapporto con gli altri.

Miti e pregiudizi sulla polisessualità

Esistono diversi miti sulla polisessualità, tra cui:

  • I polisessuali non sono fedeli: La fedeltà dipende dalla persona, non dal suo orientamento sessuale. Una persona polisessuale in una relazione monogama è altrettanto capace di essere fedele quanto chiunque altro.
  • I polisessuali sono ipersessuali: La polisessualità non è legata al desiderio sessuale o alla libido. Le persone polisessuali, come tutte le altre, hanno i loro tempi e preferenze.
  • I polisessuali sono confusi o sperimentano: La polisessualità è un’identità valida, non una fase o una scelta temporanea. Trattare questa identità come qualcosa di incerto può portare a discriminazioni e fraintendimenti.

Riconoscere la polisessualità come un orientamento autentico e comprendere le sue sfumature può aiutare a sostenere meglio chi si identifica in questo modo e contribuire a combattere pregiudizi e stereotipi.